Nella nottata di oggi, dopo una lunga e complessa trattativa, si è sottoscritto una ipotesi di accordo riguardante il processo di ristrutturazione della funzione PCL per quanto riguarda la cornice generale e il piano di interventi per l’anno 2015.
Come ricorderete il confronto ha avuto un iter lungo e sofferto perché le posizioni iniziali dell’Azienda ci vedevano lontanissimi.
L’Azienda all’inizio del confronto si era presentato con una serie di richieste che destabilizzavano e destrutturavano l’insieme di norme e modalità operative che erano stato frutto degli accordi passati: il superamento della titolarità di zona, con la possibilità di spostare a piacere i titolari in caso di assenze di altro portalettere, od anche solo per privilegiare un servizio anziché un altro; il superamento della flessibilità operativa; una forte diminuzione della scorta.
Inoltre le indicazioni riguardanti lo sviluppo e la corretta fornitura dei mezzi e degli strumenti di lavoro erano fumose e poco affidabili.
Il testo finale dell’accordo sottoscritto ha posto rimedio in massima parte alle lacune presenti nella proposta aziendale, ed ha consentito di mantenere e migliorare gli attuali strumenti di gestione del servizio, pur in presenza di una novità epocale: l’avvio del recapito a giorni alterni, approvato da governo ed AGCOM nelle zone regolate, e l’introduzione di diversi sistemi di recapito per zone commercialmente diverse.
Nella premessa vi sono i riferimenti al forte calo dei volumi della corrispondenza, fenomeno fortemente presente a livello mondiale, ed alla necessità di riequilibrio economico del servizio, pena il tracollo economico dell’intera azienda, e le linee di sviluppo identificate per riequilibrare il calo dei servizi tradizionali.
Segue la descrizione della nuova rete logistica che prevede tre tipologie di recapito:
aree metropolitane ad elevata densità postale dove si prevede un potenziamento a partire dal 2016, attraverso la creazione di una linea plus metropolitane che assorbirà gli attuali asi.
L’Azienda aveva identificato nove realtà, siamo riusciti ad escludere tale vincolo numerico ed il successivo confronto di novembre deciderà il numero e le realtà interessate; nel corso del periodo di implementazione si potrà prevederne l’estensione.
Capoluoghi di provincia ed aree extraurbane non regolate, in questa categoria sono incluse tutte le altre realtà non regolate, ossia non incluse nei 5267 comuni in cui AGCOM ha dato l’autorizzazione allo svolgimento dei giorni alterni “puri”.
In queste aree le zone universali si trasformeranno in macro zone composte da due sub-zone, che saranno servite a giorni alterni da uno stesso titolare.
Alle zone universali si affiancherà un linea plus che garantirà la consegna del prodotto j+1 nelle sub-zone nei giorni in cui non opera il portalettere universale.
La partenza di questo modello nel 2015 interesserà 19 CD del nord (sono quelli indicati nell’allegato RR che si allega) e le due regioni di Emilia Romagna e Sicilia.
Per quello che riguarda le due regioni partiranno solo i CD che non comprendono zone regolate.
Aree extraurbane regolate: sono quelle previste dalla delibera AGCOM, in totale 5267; nel 2015 partiranno le zone che servono 256 comuni del nord.
Nell’accordo c’è poi un lungo capitolo che riguarda gli impegni aziendali su infrastrutture, dotazioni di lavoro, tecnologia e flotta.
La titolarità di zona, come precedentemente affermato, rimane confermata, grazie alla nostra strenua difesa, con le caratteristiche attuali e senza limitazioni e rafforzata con la eliminazione della fungibilità.
La scorta non sarà differenziata per modelli di recapito ma sarà percentualmente uguale in ogni ambito provinciale, e dovrà avere un valore minimo del 10%.
Trimestralmente l’Azienda darà comunicazione alle oo.ss. territoriali.
Per quel che riguarda le modalità di sostituzione sono identificate due diverse metodologie per le zone regolate e per quelle non regolate, mentre per le aree metropolitane si identificherà una specifica modalità nel confronto di novembre.
Nelle more del completamento delle implementazioni, nelle realtà non implementate resteranno in vigore le regole attuali (anche per quello che riguarda orari, modalità di sostituzione, ASI).
Per le zone alterne regolate, che presentano una grande vastità di percorso, si è precisato che una flessibilità operativa classica non sarebbe praticabile e pertanto la copertura dovrà avvenire prioritariamente attraverso la sostituzione fisica, nei casi rimanenti si identificherà, all’interno di ciascuna area, una volta per tutte, la zona meglio frazionabile; al verificarsi di una assenza di un titolare di una delle zone dell’area il titolare della “zona meglio frazionabile” si sposterà sulla zona vacante ed, unitamente agli altri portalettere dell’area, svolgerà la flessibilità operativa sulla “zona meglio frazionabile”.
Per le zone alterne non regolate prosegue l’utilizzo della flessibilità operativa nella forma attuale, comprendendo però nell’area anche la linea plus.
Si è ribadito che la prestazione della flessibilità operativa dovrà assicurare il sostanziale azzeramento del corriere affidato.
Il ridimensionamento delle risorse per il 2015 interesserà, per adeguamento al calo dei volumi, anche i CMP, gli ALI ed i vari centri servizi.
Nei CMP la movimentazione delle risorse eccedenti avverrà tenendo conto di livello di idoneità ed anzianità di servizio.
Gli strumenti identificati per la gestione delle eccedenze sono i soliti: esodi volontari, fondo di solidarietà, trasformazione da full-time a part-time, riqualificazione professionale.
Per quest’ultima si terrà conto prima dei preesistenti job posting, poi si attiveranno nuove interpellanze riferite agli ambiti di eccedenza; per queste ultime si terrà conto prioritariamente della maggiore anzianità di servizio e delle particolari esperienze professionali a vocazione commerciali maturate, come nel caso degli ASI.
Diversamente dal passato per quel che riguarda l’ultimo strumento, quello della mobilità collettiva, si è posto il limite della provincia per gli spostamenti.
Alla fine c’è il capitolo delle relazioni industriali, particolarmente fitto e impegnativo per le nostre strutture regionali.
In allegato inviamo il verbale e gli allegati.
Successivamente vi invieremo il comunicato unitario e le modalità per la consultazione della categoria.
Cordiali saluti.
MARIO PETITTO