ROMA, 17 ottobre (Reuters) – Poste Italiane smentisce che la definizione del nuovo piano industriale a cui sta lavorando l’Ad Francesco Caio comporterà i 17.000/20.000 esuberi riportati oggi da indiscrezioni giornalistiche.
“Leggiamo sulle agenzia di stampa notizie relative al piano Industriale di Poste Italiane con numeri immaginari che creano solo inutili incertezze e allarmismi all’interno dell’azienda”, dice Poste in una nota.
“Quando il piano, orientato alla crescita e allo sviluppo del Gruppo in un momento di forte competitività dei mercati, sarà definito nei dettagli verrà presentato ai sindacati in un confronto sereno e costruttivo”.
Oggi alcuni organi di stampa hanno riportato la dichiarazione del segretario generale della Cisl Poste, Mario Petitto, secondo il quale l’aziende pubblica in via di privatizzazione avrebbe individuato tra i 17.000 e i 20.000 esuberi.
In serata è giunta una controrisposta della Cisl alle Poste.
La segretaria generale, Annamaria Furlan, dice che “se qualcuno pensa che in modo dirigistico può gestire il cambiamento di Poste Italiane contro la qualità del lavoro, saremo costretti a fargli cambiare idea”.
La sindacalista conclude che “sul piano industriale che si presenta e illustra alle organizzazioni sindacali noi vogliamo dire la nostra”.
Lunedì è attesa una riunione del cda dell’azienda.