Fondoposte è il Fondo di Previdenza Complementare per il personale non dirigente di Poste Italiane S.p.A. e delle società controllate che ne applicano il CCNL, nato con l’unico obiettivo di garantire ai lavoratori associati una pensione integrativa a quella del sistema previdenziale obbligatorio.
Si vota per eleggere i 30 componenti – espressione dei Soci – dell’Assemblea dei Delegati; i restanti 30 componenti sono designati dalle Aziende del Gruppo Poste.
Le elezioni si svolgeranno nei giorni 26 e 27 novembre 2014. Gli aventi diritto al voto sono 94.254 Soci del Fondo individuati al 30 aprile 2014 ed appartenenti alle varie società del Gruppo Poste Italiane Spa (Poste Italiane Spa, Postel, Postecom, PosteVita, Poste Mobile, ecc).
Il sistema di voto è misto: seggi fissi, voto per posta e voto elettronico.
La Commissione Elettorale ha costituito 9 seggi fissi nelle strutture aziendali di Poste Italiane ove prestano servizio almeno 300 Soci del Fondo. Questi Soci potranno esprime il loro voto solo nei giorni 26 e 27 novembre 2014. Di seguito l’elenco dei seggi fissi:
1. BARI – Viale Francesco De Blasio, snc
2. FI- SESTO FIORENTINO – Via Pasolini 397/399
3. MI – PESCHIERA BORROMEO – Via Archimede, 2
4. RM -FIUMICINO AEROPORTO -Via G. Cappannini, 2
5. NAPOLI – Via Galileo Ferraris, snc
6. TORINO – Via Reiss Romoli, 44/11
7. VENEZIA – Via Torino, 88
8. BOLOGNA – Via Zanardi, 32
9. ROMA – Viale Europa 175/190 e Viale Asia
Tutti gli altri Soci voteranno per Corrispondenza o, in alternativa, per Voto Elettronico.
Chi voterà per corrispondenza riceverà da FondoPoste direttamente al proprio domicilio il materiale necessario e avrà più tempo per votare, in quanto saranno prese in considerazione le schede voto pervenute alla Commissione Elettorale entro e non oltre il giorno 15 dicembre 2014.
Attenzione: non saranno scrutinate le buste contenenti le schede di voto degli elettori che esprimano il proprio voto anche con modalità elettronica!!!
Per quanto attiene il voto elettronico, nello stesso invio, il socio riceverà una propria password personale e segreta, che permetterà di accedere alla sezione “Elezioni Assemblea dei delegati di Fondoposte” inserita all’interno del sito internet www.fondoposte.it . L’elettore può votare con modalità elettronica fin dal momento in cui riceve il plico elettorale. Saranno validi i voti espressi con modalità elettronica entro e non oltre le ore 24.00 del giorno 27 novembre 2014.
In allegato, tutte le opportune informazioni utili sulle elezioni per il rinnovo dell’assemblea dei delegati di FondoPoste e per il voto alla lista SLP CISL.
Lista candidati.pdf
Faq elezioni fondoposte 2014
Istruzioni Seggi Fissi
Risultati delle sottoscrizioni Fondoposte 2014
istruzioni di voto cartaceo-elettronico
facsimile scheda voto pdf
ISTRUZIONI VOTO ELETTRONICO PDF
MODULO RICHIESTA DUPLICATO plico
MODULO RICHIESTA DUPLICATO password
Torniamo a parlare di elezioni. Tra pochi giorni votiamo per la rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici di Poste Italiane nel Consiglio d’Amministrazione di FondoPoste.
Abbiamo raccolto le firme di adesione, abbiamo parlato coi colleghi per spiegare di cosa si tratta e il Coordinamento Donne e Giovani ha prodotto un piccolo testo nel quale si spiegano i diversi aspetti della pensione complementare. Nei prossimi giorni intensificheremo i contatti, cercheremo di convincere gli indecisi e di motivare i nostri iscritti e simpatizzanti, parleremo con tutti.
Sarà sufficiente? Se il problema fosse solo quello della composizione del CdA di Fondoposte, probabilmente sì.
Ma queste elezioni, che apparentemente si riferiscono solo al FondoPoste, stanno diventando altro.
C’è un attacco concentrico al Sindacato che non possiamo ignorare. Non vogliamo aprire polemiche, né agitare spettri. Ci limitiamo ai fatti. Il fatto vero è che si tenta di escludere i lavoratori e le lavoratrici di Poste da qualunque tipo di negoziato.
Radio, televisione e carta stampata parlano del sindacato e dei suoi errori, dei suoi limiti, della sua lentezza, delle sue resistenze al cambiamento. Si dicono anche molte cose vere, sul sindacato: che si è burocratizzato, che è diventato un ostacolo in un mercato del lavoro profondamente modificato. Che dice troppo spesso “no” e non fa proposte concrete.
Ma di quale sindacato stiamo parlando? Certamente non del nostro.
Cosa c’è dietro tutto questo livore contro “il sindacato” e “i sindacati”’? Perché si cerca di fare di tutta l’erba un fascio?
Credo che la ragione sia semplice: vogliono togliere a chi lavora la possibilità di farsi rappresentare e di avere voce in capitolo sul posto di lavoro. “Voi state al vostro posto, all’Azienda ci pensiamo noi”.
Il sindacato non è un’istituzione vuota né un carrozzone burocratico: è l’unica espressione diretta della voce e della volontà di almeno un terzo dei lavoratori e delle lavoratrici di questo Paese. Stiamo parlando di oltre 8 milioni di persone.
In Poste, parliamo di ( ) sindacalizzati.
Nella lunga battaglia per l’affermazione dei diritti fondamentali di chi lavora e produce ricchezza, certamente sono stati commessi degli errori. Lo Statuto dei Lavoratori risale al 1970 e da allora sono cambiate moltissime cose.
Però un conto è rimettere in discussione un sistema di relazioni tra parti per migliorarlo, altro è cercare di cancellare la legittimità di una delle parti. Sulla rappresentanza c’è un accordo firmato liberamente fra organizzazioni sindacali e datoriali.Quell’accordo va rispettato. Rispettare gli accordi significa rispettare, innanzitutto, le persone che li hanno firmati e le centinaia di migliaia di persone che essi rappresentano.
Noi siamo orgogliosi e gelosi della rappresentanza che ci è stata affidata i questi anni, perché ce la siamo guadagnata con il nostro impegno quotidiano.
Presto a Roma e Rieti raggiungeremo quota ( ) iscritti. Tutti burocrati spenti, incapaci di cogliere il nuovo che avanza? Tutti vecchietti rimbambiti che non fanno altro che guardare al passato, incapaci di immaginare il futuro?
Non credo proprio. Abbiamo idee e progetti da vendere, al contrario di quello che (non) fanno i superpagati manager e consulenti che affollano le stanze di Viale Europa e che non hanno mai passato nemmeno un giorno in un ufficio postale di periferia.
Andremo a votare, ci conteremo e alla fine saremo più numerosi dell’ultima volta. Così è sempre stato, così continuerà ad essere perché chi lavora in Poste non ha nessuna voglia di rinunciare al proprio diritto di affermare princìpi e criteri di equità e giustizia e non ha nessuna voglia di rinunciare al proprio Sindacato, l’SLP-Cisl, che li ha sostenuti e tutelati in tutti questi anni turbolenti.
Non ci faremo ingannare. Andremo a votare e, con la forza dei numeri, dimostreremo per l’ennesima volta che siamo i più forti e che vogliamo contare in tutti gli aspetti della vita aziendale, a cominciare da Fondoposte.
Riccardo Barbati