RIORGANIZZAZIONE SERVIZI POSTALI
Come è noto nell’ultimo mese il confronto sulla riorganizzazione di PCL ha subito un’accelerazione e ci sono stati vari incontri nel corso dei quali l’Azienda ha cominciato l’esposizione delle varie parti del progetto.
Le esposizioni finora illustrate hanno riguardato il mondo del recapito.
L’azienda ha illustrato due modifiche riguardanti quel mondo: una nuova clusterizzazione e nuovi modelli di recapito.
Per quello che riguarda la nuova clusterizzazione l’Azienda propone 4 diverse tipologie di centri ed un dimensionamento dei PDD.
Fino a 15 articolazioni: PDD
CD: con un numero di risorse gestite minore di 80: CD BASE o CD standard = bassa complessità organizzativa;
Uguale o superiore a 80 risorse gestite: CD SUPERIORE o CD COMPLESSO, = alta complessità organizzativa;
Per ogni CD si determina un punteggio formato da numero totale di risorse gestite maggiorato da una percentuale per ognuna delle seguenti attività: attività interne, accettazione G.C. presenza rete di bacino, attività i messo.
Per ciascuno dei sottogruppi (alta o bassa complessità organizzativa) si determina la media del punteggio, a seconda che si è sopra o sotto la media del sottogruppo si ha la clusterizzazione:
Bassa complessità organizzativa: sotto media BASE, sopra media STANDARD
Alta complessità organizzativa: sotto media: SUPERIORE, sopra media: COMPLESSO.
Ovviamente ci siamo riservati di fare osservazioni complete nel prosieguo del confronto, ma abbiamo comunque alcune precisazioni su alcune criticità già molto evidenti:
numero eccessivo di articolazioni nei PDD;
forti criticità nel ruolo degli incaricati di area,
esclusione di alcune figure nella determinazione del numero di unità gestite;
necessità di meglio definire la operatività delle nuove figure indicate.
Per quello che riguarda i modelli di recapito:
L’Azienda ci ha illustrato tre modelli di recapito: zone regolate, zone non regolate, grandi centri urbani.
A loro volta i grandi centri urbani sono suddivisi in due sottoinsiemi: principali centri urbani e altri centri urbani.
I primi due modelli sono quelli già definiti nell’accordo del 2015 e sui quali l’Azienda non prevede alcun tipo di ulteriore intervento perché (affermazione aziendale) il sistema sta funzionando bene!!!!!!!).
Il terzo modello non prende più a riferimento le città ma una serie di CD, identificati in base ad alcuni parametri:
densità posta descritta: > 5 pezzi GG per KM
tetto consegne: superiore a 2000 pezzi al giorno
densità posta indescritta: >150 pezzi medi GG per KM, Milano
I CD definiti principali centri urbani identificati dall’Azienda sono in totale 15 di pertinenza di 3 comuni: Roma, Milano e Napoli.
I CD definiti altri centri urbani sono in totale 54 di pertinenza di 36 comuni.
Anche gli altri centri urbani hanno una linea mattutina a giorni alterni.
Anche su questo secondo aspetto ci siamo riservati un’analisi approfondita per definire una posizione completa su tutti gli argomenti posti.
Abbiamo comunque anticipato su alcuni punti alcune osservazioni:
Vanno innanzitutto risolti i punti di criticità manifestati dai modelli implementati:
la corretta rispondenza del numero di zone identificato con i reali dati di traffico;
una corretta gestione della finalizzazione a portalettere che deve esser svolta per sub-zone;
il rispetto totale dell’ora concordata di uscita del portalettere, ed il rispetto dell’orario complessivo di lavoro del portalettere;
affidare gli interventi di eliminazione delle criticità di zone ad una task force congiunta territoriale.
Sui modelli abbiamo anticipato la nostra contrarietà alla limitazione della consegna su cinque giorni a soli 15 centri, ed abbiamo ribadito la necessità che la consegna mattutina su cinque giorni sia allargata a tutte le città più importanti con speciale riferimento al numero di abitanti.
L’azienda ha anche illustrato delle proposte modificative delle regole gestionali, anche su questo ci siamo riservati di fare delle controproposte.
Vi terremo informati sul prosieguo del confronto.
Cordiali saluti
