Proseguimento Incontri 11 e 12 Novembre su Riorganizzazione PCL [AGGIORNAMENTO 2 Dicembre]

13 Novembre 2015

PROSIEGUO INCONTRI PCL

Il confronto su riorganizzazione PCL è proseguito nei giorni 1 e 2 dicembre c.m.

Avevamo posto con forza, fra le altre, la questione di una verifica seria dei processi di implementazione in corso nei 19 centri di recapito.

Nel corso del confronto l’Azienda ci ha illustrato le slides che vi alleghiamo.

Poiché le notizie che ci sono pervenute dai nostri territoriali risultano abbastanza difformi da quanto l’Azienda  ha affermato si è deciso di avviare un  ulteriore percorso di verifica che coinvolga anche i territori.

Il percorso  concordato è quello contenuto nel verbale di incontro sottoscritto che vi alleghiamo.

E’ emersa anche la necessità da parte di alcuni territori di modificare il mix fra zone universali e linee plus,  diminuendo le linee plus ed aumentando  contestualmente di un pari numero le zone universali, fermo restando il totale indicato nell’accordo nazionale  di settembre.

Tali modifiche potranno essere effettuate con appositi accordi regionali.

Verbale di Incontro del 2 dicembre 2015.pdf 

SAL_implementazione nuovi modelli di recapito.pdf


 

E’ proseguito nei giorni 25 e 26 novembre il confronto su riorganizzazione PCL.

L’Azienda ci ha illustrato il documento che alleghiamo su scenario e benchmark e focus aree metropolitane.

Dalla illustrazione aziendale  si desumono alcune cose:

  • Le ipotesi di sviluppo si focalizzano soprattutto sui pacchi;
  • Si ritiene di utilizzare la capillarità della nostra rete di recapito per  acquisire vantaggio competitivo;
  • Si intende presidiare in maniera più completa alcune specifiche realtà territoriali (comuni metropolitani) dove esiste una grande capacità del mercato;
  • In queste ultime realtà ci sarà un rinforzo della forza lavoro operante, perché si ritiene che siano le più appetibili e quindi maggiormente soggette alla concorrenza.

Nell’accordo di settembre come ricorderete l’Azienda aveva già identificato nove realtà metropolitane su cui applicare uno specifico modello teso allo sviluppo.

Noi contestammo sia il numero  sia le realtà indicate  affermando che doveva essere oggetto di confronto con le OO.SS. e specificatamente la nostra organizzazione chiese che fossero presentati i criteri ed i parametri di determinazione

Nel documento allegato l’Azienda presenta appunto un analisi in tal senso svolta sulle principali 15 città d’Italia.

Abbiamo in tal modo scoperto che uno degli indicatori è la capacità di consegna in (j+1) da extrabacino e che tale indicatore pesa addirittura il 40% del totale.

Abbiamo stigmatizzato che nel corso del confronto che ha portato all’accordo di settembre l’Azienda aveva ripetutamente affermato che il prodotto di corrispondenza in (j+1) dopo le modifiche normative e tariffarie si sarebbe ridotto in maniera esponenziale riducendo fortemente la necessità di servizio di tale tempistica e su tale presupposto aveva proceduto agli interventi riguardanti l’eliminazione di alcuni voli ed il ridisegno della rete degli stabilimenti.

La presentazione di questi giorni invece afferma che il principale prodotto a cui è legato lo sviluppo, il pacco da e-commerce, necessita di una  tempistica (j+1).

Il risultato più aberrante di queste affermazioni contrastanti  lo troviamo nella situazione di Palermo: è la quinta città d’Italia per numero di abitanti, ma nell’accordo di settembre l’Azienda ha voluto eliminare il volo diretto e chiudere il CMP motivandolo appunto con le residualità del prodotto (j+1).

Nell’illustrazione attuale sulla identificazione delle aree metropolitane Palermo pare non essere destinata ad essere inclusa nelle realtà metropolitane, sulla scorta dei parametri illustrati, ma se si si riesaminano i parametri escludendo quello della capacità di consegna del (j+1), che in realtà non rappresenta un indice di mercato ma è semplicemente figlio di una scelta aziendale riformabile in qualsiasi momento, scopriamo che tutti gli altri parametri indicano chiaramente che Palermo ha tutte le caratteristiche oggettive per essere considerata una realtà metropolitana.

Per tali motivi abbiamo chiesto all’Azienda di riconsiderare l’eliminazione del volo su Palermo e di includerla nelle aree con necessità di presidio.

L’Azienda ha poi illustrato il modello di recapito che vuole prevedere nelle aree metropolitane.

In buona sostanza la linea plus metropolitana (LPM) sarebbe più simile ad un corriere pacchi che ad un portalettere, con una gita variabile anche giorno per giorno per perequare i carichi,  orari diversificati,  e con la richiesta di uno skill degli addetti di alto profilo.

Abbiamo formulato le seguenti considerazioni:

  • Riteniamo che anche il portalettere della linea plus debba avere un suo territorio di riferimento, ancorché con giro variabile a seconda dei clienti del giorno da servire, poiché i bilanciamenti giornalieri sarebbero una complicazione nella standardizzazione del servizio e creerebbe difficoltà anche nella fase di ripartizione;
  • Le caratteristiche richieste ai portalettere plus e l’impegno di lavoro sicuramente più gravoso richiedono un corrispettivo economico da verificare, in mancanza ben difficilmente l’Azienda riuscirebbe a trovare degli aspiranti, visto anche il triste esito dell’esperienza ASI;
  • Le variegate strutture orarie della linea plus secondo noi determinano criticità nella gestione degli addetti e della relativa scorta dedicata, vanno  esaminate  più a fondo  le caratteristiche della gestione;
  • L’orientamento sempre maggiore verso il prodotto “pacco” deve portare ad un analisi complessiva di come Poste, che possiede all’interno del suo gruppo anche SDA che è appunto un corriere pacchi, intende presidiare e svolgere questo servizio, più specificatamente: chi porta cosa e come, ovverosia abbiamo chiesto all’Azienda uno specifico incontro in cui l’Azienda ci illustri la strategia complessiva del gruppo verso il prodotto pacco, indicando uno scenario integrato e convincente sull’operatività nel settore delle due aziende.

Abbiamo infine richiesto che prima di proseguire il confronto sulle altre fasi della riorganizzazione vi sia un incontro specifico per analizzare  le prime risultanze del progetto nei centri che sono già partiti e nei quali a noi risulta ci siano importanti criticità.

Su questo ultimo punto l’Azienda ci presenterà un documento nell’incontro di martedì 1 dicembre.

Vi terremo informati sul prosieguo della trattativa.

Cordiali saluti


 

Sono proseguiti nei giorni 11 e 12 novembre gli incontri su riorganizzazione PCL piano interventi 2016.

Si allegano i seguenti documenti:

  1. Razionalizzazione della rete logistica (una sintesi,  in quanto l’Azienda ha ritenuto di non consegnare le parti dell’illustrazione contenenti informazioni sensibili;
  2. Evoluzione rete postale – approfondimenti parte seconda;
  3. Uniformità degli orari sportelli inesitate PCL;
  4. Sperimentazione sequensing automatizzato;
  5. Cicli di lavoro linee plus.

Il primo documento illustra gli effetti su CMP e trasporti.

Il secondo prosegue gli approfondimenti sui principali interventi previsti.

Sul terzo riguardante gli orari degli sportelli inesitate di PCL abbiamo ribadito che non siamo contrari ad una omogeneizzazione della materia che è oggetto di contrattazione regionale pertanto saranno attivati i relativi tavoli.

Il quarto ha illustrato l’andamento della sperimentazione della nuova macchina sequenziatrice  (XMS)  in atto al CMP di Bologna.

Il quinto informa della partenza del progetto di rilevamento dei carichi di lavoro delle attività di messo notificatore e linea plus in C.P. e E.U. non regolate.

Nel nostro intervento abbiamo ribadito che questa fase di ascolto delle illustrazioni non determina automaticamente una condivisione e pertanto ci riserviamo di esprimere un giudizio complessivo al termine delle illustrazioni.

Abbiamo specificatamente richiesto che ci sia un incontro specifico per valutare le risultanze della nuova organizzazione nei centri che  di recente hanno avviato la nuova organizzazione.

Abbiamo chiarito che la identificazione delle aree metropolitane e  del loro numero complessivo, deve essere svolta , secondo quanto sottoscritto nell’accordo di settembre, in sede di confronto.

Abbiamo manifestato i nostri dubbi sul calendario fitto di partenze del modello nelle varie regioni nel 2016; le due regioni pilota  Emilia e Sicilia partendo nel 2015 ci avrebbero dato indicazioni preziose sulla funzionalità del nuovo modello nelle aree  non regolate, con speciale riferimento alla linea plus; il ritardo nella partenza di queste due regioni fa sì che le partenze si avvicenderanno in maniera ravvicinata nel corso dell’anno 2016, senza lasciare un lasso di tempo di sicurezza per rimediare alle eventuali criticità che il modello dovesse manifestare.

Per tale motivo abbiamo richiesto che all’interno di un eventuale verbale di accordo ci debbano essere clausole di salvaguardia che rallentino le successive partenze in caso di grosse difficoltà che si dovessero presentare nelle regioni in cui si è attuato il modello.

Abbiamo fatto presente che fra i problemi da trattare c’è anche quello della clusterizzazione dei centri.

Infine abbiamo ribadito che il confronto sulle eccedenze rinvenienti e sugli strumenti di ricollocazione delle stesse dovrà essere completo ed approfondito.

CORDIALI SALUTI

ooss 4 novembre 2015 _approfondimenti Parte Seconda

Attività Cicli di Lavoro pptx

Sperimentazione_XMS_20151110 pptx

SI PCL_OOSS_v2 pptx

RazionalizzazioniRete_OOSS_201511_Sintesi

 

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