Buste e plichi esplosivi.pdf (lettera unitaria)
Altri tre pacchi sospetti sono stati intercettati fra le province di Roma e Viterbo del tutto simili a quelli già recapitati nella Capitale nei giorni scorsi che hanno provocato tre feriti. I plichi sono stati segnalati nei centri di smistamento di Fiumicino, Castel Madama e Ronciglione. I pacchi hanno destato subito sospetto e per questo sono state allertate le forze dell’ordine. Nei giorni scorsi sono stati recapitati altri plichi a Roma, l’ultimo al portiere 54enne di un residence di lusso in zona Ponte Milvio. I plichi avrebbero tutti le stesse caratteristiche di confezionamento: una busta gialla A4 con dentro una scatoletta di legno con innesco ed esplosivo. Tre donne sono rimaste ferite dopo aver aperto le buste, con prognosi dai 10 ai 30 giorni: un’addetta del centro smistamento posta di Fiumicino (il plico era indirizzato a un’ex dipendente dell’Università di Tor Vergata e come ‘mittentè riportava proprio l’ateneo) un’ex dipendente Inail che abita al Nuovo Salario e una 68enne ex impiegata nel settore delle biotecnologie all’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha riportato ustioni su mani e viso. Su questa serie di buste esplosive in Procura a Roma è aperto un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo e lesioni personali e a coordinare le indagini sono il procuratore aggiunto Francesco Caporale e il pm Francesco Dell’Olio. La pista seguita finora sarebbe quella legata ai movimenti anarchici e antimilitaristi ma ancora non ci sono rivendicazioni.
fonte:”il messaggero.it”
Buste esplosive a Roma e Viterbo: i casi salgono a nove
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Unabomber ancora in azione: in 24 ore altri 4 pacchi postali esplosivi. I casi ora sono 9
Ferita alle mani una donna a Fabrica di Roma. Altri tre plichi intercettati a Ronciglione, Castel Madama e Fiumicino
Buste esplosive a Roma e Viterbo: i casi salgono a nove
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Da Roma alla provincia di Viterbo. ‘Unabomber ‘cambia destinatari e recapita quattro buste esplosive a Fabrica di Roma, Ronciglione, Castel Madama ed al centro smistamento postale di Fiumicino.
Quattro pacchi bomba in 24 ore. Ultimi due in ordine cronologico al Centro Smistamento Poste di via Capannini a Fiumicino e nella zona di Castel Madama. Insospettiti dalle buste in entrambi i casi è stata allertata la polizia con l’arrivo sul posto degli artificieri, degli agenti dei commissariati di Tivoli e Fiumicino e della polizia scientifica.
Pacchi di stamattina che seguono altri due recapitati ieri nella Tuscia. Esploso quello indirizzato a Fabrica di Roma, a farne le spese è stata una donna, rimasta lievemente ferita alle mani e trasportata in ospedale. Il secondo pacco bomba di ieri è stato invece intercettato alle Poste di Ronciglione, e consegnato all’Autorità Giudiziaria prima che potesse esplodere.
Sui due casi di Viterbo stanno svolgendo accertamenti i Carabinieri del Nucleo Investigativo della Compagnia viterbese sotto l’egidia della Procura di Roma che sta già sta svolgendo accertamenti sulle precedenti cinque buste esplosive recapite a Fiumicino, Roma e Palombara Sabina nelle ultime due settimane.
Stesso plico, stessa mano, stesso contenuto. Tutte e nove le buste esplosive sarebbero state confezionate dalla stessa mano, aspetto sul quale gli investigatori e gli inquirenti hanno numerosi riscontri. Prima dei due plichi esplosivi di Viterbo a chiamare i carabinieri era stato un 54enne, portiere in un condominio di Ponte Milvio, a Roma Nord.
Ricevuto il pacco nella sua casa di Palombara Sabina, Comune della provincia di Roma, insospettito dal mittente, un nome di donna sconosciuto con il medesimo cognome del destinatario, l’uomo ha subito allertato i carabinieri della vicina caserma del Comune della provincia sabina, con i militari che lo hanno messa in sicurezza accertando la natura esplosiva della busta.
Messo in sicurezza il plico, sul caso indagano i Carabineiri del ROS e la Squadra Mobile. Salgono infatti a nove le buste esplosive recapitate a Roma, provincia ed a Viterbo dallo scorso primo marzo quando le prime tre buste ferirono altrettante donne al centro smistamento delle Poste di Fiumicino, a Colle Salario ed alla Balduina.
Il giorno dopo, il 4 marzo, un quarto pacco esplosivo, recapitato in casa di un uomo in via Cardinal Sanfelice all’Aurelio. Memore da quanto accaduto poche ore prima, il destinatario avvertì però i carabinieri consegnando il plico agli artificieri, che poi accertarono la natura esplosiva del pacco.
Nove buste esplosive confezionate alla stessa maniera, presumibilmente dalla stessa mano. Plichi che si presentato ai destinatari con busta A4 gialla e l’utilizzo di una scatolina in legno contenente un innesco attivabile all’apertura, contenente delle quantità di esplosivo atte ad offendere ma non ad uccidere. Elementi che al momento inducono la Procura a seguire tutte le ipotesi, dando maggiormente peso alla pista anarchica antimilitarista.
Buste esplosive a Roma e Viterbo: i casi salgono a nove
„Quasi assodata l’ipotesi che le buste esplosive siano state preparate da una stessa persona. Gi inquirenti procedono per “attentato con finalità di terrorismo” e “lesioni personali”, continuando a battere la pista anarchica e antimilitarista. Sugli episodi non è arrivata ancora alcuna rivendicazione.“
Nel Lazio c’è per caso un emulo di Theodore Kaczynski, il terrorista americano meglio noto con l’appellativo di Unabomber? È la domanda che cominciano a porsi gli investigatori, dopo che altri altri pacchi sospetti sono stati intercettati fra le province di Roma, Rieti e Viterbo: sono del tutto simili a quelli già recapitati nella Capitale nei giorni scorsi che hanno provocato tre feriti.In totale si segnalano cinque casi, solo nelle ultime ore. Il caso più grave è quello del pacco recapitato in un appartamento di Fabrica di Roma. Ad aprirlo la madre del destinatario che è rimasta ferita a una mano. Stamattina ne è stato intercettato un altro nell’ufficio postale di Ronciglione. Segnalati plichi sospetti anche nei centri di smistamento di Fiumicino, Castel Madama, Rieti. Secondo quanto si è appreso il personale ha attivato la procedura allertando forze dell’ordine: i pacchi, infatti, hanno destato subito sospetto e per questo sono state allertate le forze dell’ordine. Nei giorni scorsi sono stati recapitati altri plichi a Roma, l’ultimo al portiere 54enne di un residence di lusso in zona Ponte Milvio. Avrebbero tutti le stesse caratteristiche di confezionamento: una busta gialla A4 con dentro una scatoletta di legno con innesco ed esplosivo. del sito: ilfattoquotidiano.it