Si è svolto ieri il previsto incontro in Azienda per l’esame congiunto dei verbali definiti a livello regionale in Lombardia, Veneto, Friuli e Piemonte relativi alle problematiche emerse nella fase di start up dei 19 CD riorganizzati secondo i nuovi modelli di recapito a giorni alterni.
Nel corso della riunione si è convenuto essere necessario un ulteriore momento di verifica da effettuare a livello regionale e nazionale rispettivamente entro il 20 ed il 22 gennaio allo scopo di fare una analisi conclusiva delle problematiche ancora aperte nei 19 centri.
Nel corso della riunione abbiamo anche convenuto di prorogare le graduatorie di mobilità nazionale fino al 30 aprile 2016, momento entro il quale le Parti si incontreranno per definire un nuovo accordo in materia, considerato che quello attuale scade a fine 2015. Con l’occasione abbiamo sollecitato all’Azienda un ulteriore scorrimento delle graduatorie di mobilità, vista la grande aspettativa in tal senso che hanno moltissimi lavoratori. Con riferimento ai 100 trasferimenti in ambito PCL definiti recentemente l’Azienda ha comunicato che avranno decorrenza effettiva a partire dal prossimo mese di febbraio.
L’Azienda ci ha infine comunicato: lo sblocco di circa 180 passaggi da PCL a MP (sportellizzazioni), finalizzati prevalentemente all’integrazione dell’organico degli UP di livello B e A2 ai quali deve essere, come noto, garantita entro febbraio 2016 l’assegnazione rispettivamente di almeno uno o due operatori di livello C; l’assegnazione di 255 nuove autovetture ai centri maggiormente in difficoltà per il recapito dei pacchi (non appena in possesso vi trasmetteremo la ripartizione per regioni di tale contingente di vetture).
A margine dell’incontro di ieri abbiamo chiesto all’Azienda, ricevendo disponibilità in tal senso, di convocare in tempi brevissimi una o più riunioni per affrontare la situazione del personale a tempo determinato ex ADR e le prospettive della società Poste Mobile, anche in considerazione delle ultime notizie riportate da alcuni quotidiani.
In relazione invece alla situazione della società Uptime ed alle possibili pesantissime ricadute sul piano sociale conseguenti all’eventuale cessazione dell’appalto con Sda, Poste ci ha informato che è aperto un tavolo di confronto presso l’Associazione datoriale Fedit; abbiamo tuttavia chiesto che di questa vicenda si possa parlare anche al tavolo di Poste in considerazione del fatto che Uptime è una società partecipata e che Poste è comunque stazione appaltante. Poste si è riservata di comunicarci la sua disponibilità ad un incontro.
Alleghiamo verbale della riunione di ieri.
Cordialita’
MARIO PETITTO