Informativa Aziendale in Merito all’acquisto delle Azioni

12 Ottobre 2015

Poste: Furlan – Privatizzazione occasione per far partecipare i lavoratori alla governance”

Ufficio Stampa Cisl – “Non abbiamo espresso contrarieta’ alla quotazione in borsa delle Poste, ma abbiamo proposto che anche i lavoratori partecipino alla “governance” dell’azienda attraverso l’azionariato collettivo. Questa sarebbe una svolta storica per il nostro paese, una sfida sociale e culturale che come Cisl abbiamo lanciato al Governo, a tutte le forze politiche ed alle altre forze sociali”. E’ quanto sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan a proposito della privatizzazione di Poste. “La vendita del 40  per cento delle azioni di Poste e’ una operazione finanziaria importante che avrà ripercussioni, speriamo positive, sul futuro dei servizi postali, sui nuovi investimenti produttivi dell’azienda, sulla tenuta dell’occupazione e sulla gestione del risparmio dei cittadini, visto che le Poste raccolgono quasi 500 miliardi all’anno di depositi, finanziando in parte la Cassa Depositi e Prestiti. Occorre mantenere soprattutto l’unicita’ dell’azienda e salvaguardare anche il ruolo sociale che hanno sempre avuto le Poste nel nostro paese. Ma questa parziale privatizzazione di Poste può e deve diventare anche un’opportunità per rendere più moderne e forti le relazioni industriali nel nostro paese. Utilizziamo l’occasione dell’apertura al mercato per riconoscere ai lavoratori un eguale protagonismo ed un controllo responsabile sulle scelte di politica industriale, in modo da rendere piu’ solide e competitive le nostre imprese. In questa prospettiva non e’ sufficiente favorire l’acquisto delle azioni singolarmente da parte dei lavoratori, come avverra’ nel caso della quotazione di Poste. Bisogna invece incentivare fiscalmente l’azionariato collettivo in modo che i lavoratori possano associarsi ed indicare i loro rappresentanti nel Consiglio d’Amministrazione o in quello di sorveglianza.

L’azienda postale puo’ diventare davvero un “modello” per tutto il mondo produttivo italiano. E’ il percorso concreto per conciliare capitale e lavoro. Partiamo dalle Poste per rendere possibile ed esplicita la straordinaria voglia di partecipazione che c’e’ nella societa’ italiana e nei luoghi di lavoro di cui tanti parlano solo astrattamente. La democrazia economica e’ lo strumento moderno per controllare ed indirizzare le scelte dei manager e degli azionisti, per modernizzare il capitalismo italiano attraverso il protagonismo responsabile dei lavoratori”.

Cordiali saluti


 

IPOpostePROSPETTOinformativoOTT2015.pdf

Informativa ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane

Informativa ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane in merito alla prospettata offerta pubblica di vendita e ammissione a quotazione presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. delle azioni ordinarie di Poste Italiane S.p.A.

Leggi l’ Informativa-ai-dipendenti

FAQ

Ho letto l’informativa sul collocamento di azioni della nostra società. Come funziona l’operazione?
(es. periodo di collocamento, quote riservate e/o specifiche condizioni di prezzo e/o modalità di finanziamento per i dipendenti)
Come ha letto lo scorso 11 agosto 2015, Poste Italiane ha presentato – presso Borsa Italiana – domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni e ha depositato il Prospetto Informativo dell’operazione presso la Consob.
Al momento, comunque, non disponiamo di informazioni di dettaglio sull’operazione. Solo dopo l’approvazione del Prospetto Informativo da parte della Consob e la sua pubblicazione queste informazioni saranno disponibili al pubblico ed ai collocatori e le potremmo illustrare.

Quando inizierà il collocamento, cosa devo fare per acquistare le azioni di Poste?
Come per ogni altro prodotto di investimento, per acquistare azioni deve essere in possesso di un C/C BancoPosta o Libretto di Risparmio Postale Nominativo.

Le azioni (come ogni altro prodotto di investimento) non possono essere acquistate utilizzando la PostePay Evolution, un Libretto «al portatore» o un Libretto «dedicato ai minori».
Inoltre il collocamento  di azioni di Poste è inquadrato nell’ambito del servizio di consulenza agli investimenti che prevede una serie di adempimenti a tutela della clientela e dei dipendenti, necessari per poter dare corso a qualsiasi operazione in prodotti di investimento MiFID:

  • procedere alla Classificazione (su CRM) e alla profilazione (su CRM) se non si ha il questionario MIFID attivo;
  • sottoscrivere il Contratto per la prestazione di servizi di investimento  (su CRM);
  • aprire il Deposito titoli sul c/c o sul Libretto che si intende utilizzare.

Tali attività richiedono di un tempo adeguato per poter essere svolte con la dovuta accortezza. In particolare, una approfondita conoscenza delle sue caratteristiche di esperienza, propensione al rischio e orizzonte temporale (mediante il questionario di profilazione) è alla base di una corretta erogazione del servizio di consulenza ed è funzionale all’esecuzione del «test di adeguatezza» che verifica in modo vincolante la coerenza con il suo profilo di ogni possibile proposta di investimento (inclusa l’ipotesi di  sottoscrizione di azioni di Poste Italiane).

In caso di cointestazione cosa occorre?

Per l’esecuzione in UP di parte o tutti gli adempimenti preliminari all’eventuale acquisto di azioni  è necessaria la presenza di tutti i cointestatari del conto corrente BancoPosta/Libretto di Risparmio Postale Nominativo che si intende utilizzare.

Dove posso effettuare tutti o parte degli adempimenti preliminari all’eventuale acquisto?

Se possiede un c/c BancoPosta o un Libretto di Risparmio Postale potrà rivolgersi al suo l’ufficio postale di radicamento o a qualsiasi altro ufficio postale  per la classificazione, profilazione e per la sottoscrizione del contratto per i servizi di investimento. Per l’apertura del deposito titoli è necessario recarsi presso l’ufficio postale di radicamento del conto o del libretto.

È in corso di valutazione la possibilità di consentire l’operatività anche in un qualsiasi altro ufficio postale.

L’informativa che ho letto parla di gratuità per il Deposito Titoli…cosa significa?

A partire dal secondo semestre 2015, le nuove condizioni economiche del Deposito Titoli prevedono, senza alcun vincolo di durata, l’azzeramento del canone per i dipendenti di Poste, delle Società del Gruppo e per i pensionati.
Tali condizioni si applicheranno a tutti i depositi titoli, sia quelli già aperti che a quelli che si apriranno dopo tale data.
I costi che saranno azzerati sono pari a:

  • 15€ a semestre per il correntisti;
  • 20,66€ a semestre per i librettisti.

 

Se apro un Deposito Titoli e poi non acquisto le azioni di Poste, il deposito è gratuito lo stesso?
L’azzeramento del canone si applica indipendentemente dalla tipologia di titoli acquistati e detenuti sul deposito, quindi anche nel caso in cui il collega non acquisti azioni di Poste

Rimangono a carico del titolare il Deposito Titoli gli oneri fiscali pro tempore vigenti, compresa l’imposta di bollo. Tutte le informazioni relative al costo del Deposito Titoli sono comunque riportate nel FI e nella scheda condizioni economiche; le fornisco una copia (disponibile nel DMS o nel Faldone Elettronico).

Mi hanno riferito che assieme alla gratuità del Deposito Titoli i dipendenti potranno contare anche in una riduzione delle commissioni di negoziazione titoli. Cosa vuol dire?

Dal 21 settembre 2015 le commissioni di ricezione e trasmissione ordini applicate ai dipendenti per l’acquisto/vendita di titoli presso gli Uffici Postali sono state sensibilmente ridotte.

Consideri, comunque, che l’eventuale collocamento di azioni di Poste non prevede l’applicazione di commissioni per alcun sottoscrittore.


 

You Might Also Like